Non avete ancora prenotato il volo della compagnia aerea che continua a proporvi viaggi straordinari a 19,99? Eccovi alcune recensioni per farvi perdere tra il profumo delle pagine di un libro come se fossero le onde della vostra spiaggia preferita.
“La parte peggiore del conservare i ricordi non è il dolore”: il primo libro della saga di fantascienza The Giver parla della storia di Jonas, ambientata in un futuro distopico in cui la società è controllata e pacifica a causa di una totale assenza di emozioni e di ricordi nelle persone. Inoltre, ogni persona, ha un ruolo fondamentale all’interno della comunità.
Jonas è un ragazzo proveniente da una famiglia composta da La Madre e Il Padre e dalla sorella minore Lily. Durante la “Cerimonia dei Dodici” (il dodicesimo compleanno), ogni ragazzo scopre il suo lavoro per il resto della vita e, in particolare, al protagonista viene assegnato quello del “Portatore dei ricordi”. Il ruolo è uno dei più importanti di tutto l’intero sistema, essendo uno degli Anziani, e il suo compito è quello di dover ricordare gli eventi e le sensazioni del passato ed è una delle poche persone che hanno il permesso di mentire. Durante il periodo scolastico, Jonas, incontra i suoi due migliori amici Asher e Fiona, ma soprattutto incontra “Il Donatore”, una mente giovane ma dall’aspetto anziano causato dalla tanta fatica che ha dovuto subire per tenere vivi i ricordi. Per tutta la vita l’anziano è stato addestrato nel portare e trasmettere tutti i ricordi ai suoi successori.
Ho apprezzato moltissimo il libro e lo consiglio a tutti: ho apprezzato soprattutto la descrizione degli incontri tra Jonas e Il Donatore in cui avvenivano gli scambi dei ricordi.
«La parte peggiore del conservare i ricordi non è il dolore. È la solitudine. I ricordi vanno condivisi.»
Ronchini Samuel, 2E
‘’Eppure cadiamo felici’’ è uno di quei libri che se vedessi in una libreria penserei: ‘’non lo leggerei neanche se fossi pagato’’. Invece è stata per me una bella sorpresa scoprire che i miei pregiudizi sul libro erano tutti falsi e sono stati smentiti durante la lettura. Questo è un libro romantico, ma non per questo banale o esageratamente smielato. E’ infatti ricco di suspense e racconta una storia avvincente.
La protagonista di questo libro, Gioia, è una diciassettenne diversa dalle altre. Infatti, mentre i suoi compagni amano vestiti, trucchi e feste, a lei piace ascoltare i Pink Floyd, scoprire nuove parole e fare fotografie. Gioia, inoltre, non possiede un cellulare, non per volontà sua o dei suoi genitori, ma semplicemente perché non se lo può permettere. Gioia vive in una famiglia povera, i suoi genitori sono divorziati e lei convive con la madre in una casa modesta.
Una sera, dopo un litigio in famiglia, Gioia scappa di casa e corre via senza sapere dove sta andando; si ritrova davanti a un bar che non aveva mai visto prima. Qui trova un ragazzo, da solo, che sta giocando a freccette. Lui non le dice subito il suo nome, ma solo che si fa chiamare ‘’Lo’’. I due ragazzi cominciano a vedersi di frequente, sempre di notte, sempre nello stesso posto. Una notte capiscono di essere innamorati l’uno dell’altra e si fidanzano. Nonostante ciò, però, continuano a vedersi solamente di notte, finché, una sera, Lo sparisce. Gioia, disperata, comincia a cercarlo dappertutto e in ogni modo possibile, senza però riuscire a trovarlo.
Questo libro mi è stato prestato, altrimenti non avrei mai pensato di leggerlo e mi è servito a capire che i libri vanno letti prima di giudicarli, e che non si può valutare un libro semplicemente in base a ciò che è scritto sul retro. E’ stata una lettura piacevole e penso che questo libro possa piacere veramente a chiunque.
Gallani Tommaso
Le otto montagne di Paolo Cognetti è un romanzo emotivamente risonante sul potere trasformativo della natura e sul profondo legame tra due ragazzi. Ambientata nelle aspre Alpi italiane, la storia segue l’amicizia di Pietro e Bruno, che si incontrano da ragazzini e trascorrono le loro estati esplorando insieme le montagne.
Man mano che invecchiano e le loro vite prendono strade diverse, le montagne continuano a occupare un posto speciale nei loro cuori, fornendo un senso di radicamento e connessione. Il romanzo esplora le sfide e le difficoltà che entrambi i personaggi affrontano e come il loro amore per le montagne li aiuti a superarle.
La scrittura di Cognetti è sia intima che espansiva, catturando la bellezza e la maestosità del paesaggio mentre approfondisce anche il funzionamento interiore delle menti dei suoi personaggi. Le relazioni tra i personaggi sono rappresentate in modo realistico e il romanzo è pieno di momenti sia di gioia che di angoscia.
Uno degli aspetti più sorprendenti del romanzo è la rappresentazione delle montagne stesse, rese con tale vividezza e dettaglio da sembrare quasi un altro personaggio della storia. L’amore di Cognetti per la montagna traspare in ogni pagina, ed è chiaro che ha una profonda conoscenza del territorio e delle persone che vi abitano. Nel complesso, The Eight Mountains è un romanzo commovente e ben scritto che risuonerà con chiunque abbia mai sentito una profonda connessione con il mondo naturale. È una lettura obbligata per gli appassionati di narrativa letteraria e per chiunque ami i grandi spazi aperti.
Maestri Michele
Buona estate dalla redazione 🙂