Andamento Lento #foodie

I’m a foodie, 15 dicembre 2020

Vorrei fare l’elogio della lentezza. E anche della distanza. Non intendo la pigrizia o il disinteresse
nei confronti degli altri, ma piuttosto la scelta di fare bene una cosa alla volta e quella di
mantenere rapporti significativi anche senza incontrarsi spesso. La frenesia natalizia degli scambi
di auguri, degli ultimi regali da recapitare, della successione infinita di pranzi e cene affollati di
amici e parenti non mi ha mai visto particolarmente entusiasta. Anzi, direi un po’ sofferente.
Nella mia pratica della lentezza non rientra ovviamente il multitasking, che evito accuratamente.
Mi focalizzo su un obiettivo e a quello mi dedico, cercando di fare del mio meglio e senza perdere
tempo perché, come dice Dante, “la fretta…l’onestade ad ogn’atto dismaga” e “perder tempo a
chi più sa più spiace”. Mindfulness e understatement che conferiscono la gravitas. Un ideale di vita
apprezzabile e non sempre raggiungibile, mi rendo conto, tuttavia oggi anche molto di moda e
forse particolarmente utile nel periodo che viviamo.
Per questo non sono affatto d’accordo con un recente editoriale di Riccardo Luna pubblicato su
“La Repubblica” il 6 dicembre scorso. Il giornalista sostiene che durante le videochiamate tutti noi
facciamo dell’altro e che per tale ragione l’AD di Zoom ha provveduto ad eliminare l’attendee
attention tracking dalla piattaforma, cioè la funzione che permetteva all’organizzatore di
monitorare i distratti.
Il digitale ha di certo enormemente potenziato la nostra attitudine al multitasking e lo smart
working ha provveduto ad abbattere i confini tra vita lavorativa e vita familiare. Così, durante le
videochiamate che si protraggono nel tempo, Riccardo Luna cucina e dice che il soffritto del
guanciale non è stato rovinato dalla sua partecipazione al dibattito online.
Sarà vero. Il guanciale avrà sfrigolato mentre lui interveniva opportunamente nella discussione in
videochiamata. Io no. Sono certa che il mio soffritto ne avrebbe risentito, più che la mia
partecipazione al dibattito. Però non lo invidio, come non invidio gli altri multitasker. La vita è già
frenetica di per sé, io coltivo l’andamento lento.
E con la stessa tranquillità mi piace fare colazione nel silenzio ancora ovattato della casa, non
importa se devo svegliarmi mezz’ora prima. E’ sempre un momento molto atteso, specie se ad
aspettarmi ci sono delle brioche preparate il giorno prima il cui profumo vanigliato sta ancora
riempiendo la cucina.
Di questi cornetti e brioche danesi vi presento la ricetta, a cui unisco i miei auguri più sinceri per
un Natale sereno e per un Nuovo Anno ricco di cose, finalmente, belle. Godetevi in questi giorni di
festa e di chiusure forzate una lenta colazione nelle vostre case, scegliendo se condividerla con la
vostra famiglia o ritagliarvi un momento solo per voi. Si può fare, e fa bene.
Mariarosa si prende una pausa natalizia fino alla Befana e vi aspetta a gennaio con le ricette per il
2021.

Cornetti e brioche danesi

Ingredienti
500 g di farina 0 (manitoba)
250 ml di latte
100 g di burro morbido
100 g di zucchero
12 g di lievito di birra
10 g di sale
buccia di arancia o limone o bustina di vanillina
Preparazione
Mettete nella planetaria latte, uova, zucchero e lievito e mescolate a velocità media con il gancio a
foglia. Aggiungete la buccia grattata e continuate a mescolare, poi unite la farina, sostituite il
gancio con quello a uncino e infine il burro morbido.
Versate su un piano e formate una palla. Mettete in una ciotola, coprire con un panno e fate
lievitare fino al raddoppio, magari mettendola nel forno a 30 gradi.
Per le danesi formate 16 panetti di circa 60 o 70 g; spennellate con uova e latte e aggiungete la
granella di zucchero.
Se invece preferite i cornetti, dividete la pasta in due, stendetele in una forma circolare con un
diametro di circa 30cm, dividetela in 8 spicchi e arrotolateli partendo dalla base. Potete anche
farcirli con crema pasticcera, marmellata, crema alla nocciola mentre li arrotolate. Nel caso
vogliate entrambi, dividete l’impasto in due parti e fate 8 panetti per le danesi anziché 16 e un
solo cerchio per i cornetti.
Fate lievitare fino al raddoppio.
Mettete in forno a 180 gradi per 23/25 minuti.

 

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