I Monnezzari: l’impegno degli studenti di Parma per aiutare la natura

Tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare del riscaldamento globale così come tutti  siamo consapevoli  di quanto l’inquinamento danneggi il pianeta. Basta pensare all’impatto causato dalle isole di plastica, la più famosa delle quali è chiamata Pacific Trash Vortex, situata nell’Oceano Pacifico. Anche se cambiamo scenario e arriviamo in un luogo totalmente diverso come la nostra città, il problema si presenta ugualmente. Prenderò come esempio la città di Parma che mi aiuterà meglio a descrivere ciò di cui tratterò.

Nel corso del lockdown, abbiamo vissuto mesi e mesi di stop. Ci siamo tutti fermati e il pianeta a ripreso a respirare.  Stop alla circolazione delle macchine e alla attività produttiva delle industrie. Di conseguenza, stop all’inquinamento. Ne è un esempio lo smog in Cina diminuito dal 10 al 30% oppure, più vicina, l’acqua di Venezia più limpida per gli scarichi ridotti e l’assenza di traffico.

Poi è ricominciato tutto e ora milioni di mascherine vengono utilizzate, cambiate e gettate ogni giorno. Ma in questo mondo immerso nel caos un po’ di speranza è rimasta. I Monnezzari sono una compagnia di ragazzi, studenti e non, che ogni settimana si riunisce per raccogliere i rifiuti sparsi in alcune zone di Parma.

La loro azione si rivolge soprattutto al greto del torrente,  in particolare sotto i ponti dove si trovano oggetti che vanno da pezzi di ceramica a ruote di gomma, però esistono altre opzioni, molte altre. Dato che le azioni buone fanno notizia,  la Gazzetta di Parma e La Repubblica Parma hanno  dedicato uno spazio a questo gruppo miracoloso.

https://parma.repubblica.it/cronaca/2020/09/20/news/i_mnnezzari_di_parma_gli_studenti_ripuliscono_la_citta_-267925669/

i_monnezzari_di_parma_colpiscono_ancora_pulita_la_ciclabile_di_via_europa_-_foto-1614102.

Ho saputo di loro grazie a un post su Instagram e ho deciso di collaborare un pomeriggio sia per la raccolta che per documentare al meglio questa esperienza. Mi sono anche fatta mandare da una ragazza del gruppo di nome Gemma delle foto precedentemente scattate.

Sono rimasta assolutamente colpita dalla loro consapevolezza ed empatia verso la natura che spesso viene data per scontata nonostante sia lei il principale motivo della nostra vita su questo pianeta che degraderà ancora di più se non prendiamo come esempio persone di questo calibro, invece di altre il cui pensiero principale è il denaro. Avrete sentito questa frase chissà quante volte ma credo che sia importante ripetere questa semplice riflessione: piccole azioni comportano una grande differenza, sia in positivo che in negativo. Questo non significa che è necessario andare nel torrente a pulire ogni settimana ma che gesti semplici come comprare una borraccia invece di usare e buttare bottigliette di plastica ogni giorno, oppure donare i propri vestiti alla Caritas piuttosto che buttarli via possono fare la differenza. Queste banali azioni possono produrre grandi miglioramenti per l’ambiente, mentre alcune, come il gesto di buttare un mozzicone di sigaretta per terra, possono comportare grandi problemi.

Devi essere un ambientalista di professione? No. Devi essere vegano? Assolutamente no. Devi solo avere quel po’ di empatia nei confronti del pianeta e un po’ di forza di volontà per  rendere il mondo un posto migliore rispetto a come tu l’abbia trovato.

Grazie dell’attenzione

Sara Cocconi 2G

 

 

Può interessarti...