Una foto, un poeta: Cesare Pavese


Cesare Pavese, noto scrittore italiano, trascorre una vita travagliata all’insegna della malinconia e del disagio. Assiste sia al lutto del padre che della madre e questi due eventi gli recano un dolore mai superato che lo porterà al suicidio nel 1950.
Nei componimenti del poeta spesso riscontriamo come il paesaggio coincide con l’interiorità: la foschia che avvolge le colline in autunno è malinconica quanto il male di vivere.
La ragione principale per cui ho voluto inserire l’immagine è che simboleggia il tema fondamentale della sua poetica: la contrapposizione fra l’età mitica della fanciullezza, età di colori e rigogliosa contro l’eta adulta, acromatica e vuota. La differenza sta nell’occhio di chi guarda; non vengono infatti contrapposte due foto diverse ma bensì si tratta della stessa immagine che raffigura due situazioni antitetiche. Allo stesso modo per il poeta è sempre la stessa vita, ma in due fasi opposte (fanciullezza-età adulta).
Di Giacomo Bruschi IV A 

Foto: Seven trees in Hokkaido, Japan.
PHOTOGRAPH BY TOMOKI Y., NATIONAL GEOGRAPHIC

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