La voce degli studenti risuona al Ministero

Cosa vuol dire per noi stare bene a scuola?img-20200108-wa0005

Questa è la domanda che ci siamo posti in previsione dell’incontro con la viceministro dell’istruzione, Anna Ascani, a Roma l’otto gennaio.

 

salaL’incontro è stato organizzato da Ashoka, la più grande rete internazionale di innovatori, che punta ad individuare soluzioni sistemiche alle principali problematiche sociali. Ed è proprio in questo senso che Ashoka si prefigge di presentare le esperienze di innovazione espresse dalle proprie scuole changemaker, di cui il Bertolucci fa parte già dal 2016, come proposte di cambiamento per l’intera scuola italiana.

Per far ciò, era però necessario che ogni scuola illustrasse il proprio spirito innovativo; il Bertolucci non si è fatto aspettare: la professoressa Fontana ha subito scelto due classi (3C e 3F) dove svolgere un workshop, un’attività nella quale ogni studente potesse sentirsi libero di esprimere quelli che, a suo parere, erano i pilastri fondanti del benessere nella nostra scuola e quelle che invece erano delle disfunzioni, e che perciò necessitavano di un intervento innovativo. Tutte queste informazioni sono state poi condensate in un unico documento, che sintetizzava lo stare bene nella nostra scuola secondo cinque direttrici: gli spazi, accoglienti, disponibili e personalizzabili; la didattica, innovativa e legata all’attualità; i tempi scuola, gestiti con razionalità e dilatati nel pomeriggio; le relazioni, costruttive e improntate all’ascolto; infine le finalità formative della scuola nei confronti di ogni singolo studente, futuro cittadino changemaker.

fotoromaEd è quindi carichi di questa idea di benessere che ci siamo recati a Roma, come rappresentanti della nostra scuola, per esporla alla viceministro, insieme agli studenti delle altre nove scuole changemaker d’Italia.

Nonostante ora queste proposte, che sono le innovazioni di queste dieci scuole, siano nelle mani della viceministro da passare alla futura ministra, il cambiamento è già stato fatto: questo è infatti il primo episodio di un dialogo diretto tra degli studenti e il ministero, e si spera e screenshot_20200109_190145_com-whatsappci si augura che sia il primo di una lunga serie.

Zoe Coccoi e Simone Saccani

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