Un nuovo inizio

Una delle cose che amo di più in assoluto sono le vie della mia città di notte. È sempre bello percorrerle in silenzio, cercando di soffermarmi sui dettagli che durante il giorno non si ha tempo di ammirare. Ad esempio, c’è una panchina davanti alla quale passo tutti i giorni da anni, e solo qualche sera fa mi ci sono seduta per la prima volta. Ero lì e pensavo alle numerose avventure a cui si è trovata ad assistere.

Chissà quante persone si sono scambiate il primo bacio sedute lì, anni, decenni prima di me. Chissà quanti uomini sono passati lì davanti di fretta come succede a me ogni mattina, oppure lentamente, pensando a mille cose diverse, dalla più superficiale alla più commovente. Ogni posto racchiude le memorie di chi lo ha vissuto, ed è per questo che mi piace osservare e riflettere a proposito del tempo che scorre.

Tra una manciata di giorni si chiude un altro anno ricco di emozioni e di esperienze. Non mi rendo conto di quanto sia volato via velocemente fino a quando non mi trovo a fare il conto alla rovescia ogni anno, circondata da persone che mi vogliono bene. È in quel momento in cui penso a tutti gli istanti che ho vissuto che riaffiorano come conchiglie sul bagnasciuga.

 

Dieci. Le alzatacce alle sei di mattina, le corse a prendere l’autobus e le curve, ormai imparate a memoria, del tragitto.

Nove. Gli sguardi, i sorrisi, le smorfie divertenti fatte davanti allo specchio.

Otto. Le vacanze, l’estate, il sole sulla pelle che piano piano asciuga tutte le goccioline.

Sette. Gli amici, le battute, gli scherzi, la compagnia felice.

Sei. La mia famiglia, i miei genitori, le litigate ma anche gli abbracci e l’affetto.

Cinque. L’amore, quel nome che non se ne va dalla memoria, i baci in punta di piedi, le promesse.

Quattro. Il dolore, la paura, i pianti di nascosto, il senso di sconfitta davanti al quale abbiamo saputo rialzarci come eroi.

Tre. La scuola, le interrogazioni, i votacci ma anche i complimenti e la gratitudine.

Due. I sogni per il futuro, i dubbi, le incertezze, il desiderio di poter dare il massimo ed essere felici.

Uno. La fine di ogni cosa e l’inizio di tutto.

 

Spero di affrontare il futuro cercando di unire la spensieratezza dell’inizio del decennio, quando ero poco più di una bimba, alla consapevolezza e all’esperienza che ho ora che sono una giovane donna, e mi auguro che il desiderio che esprimeremo negli ultimi istanti di quest’anno, strizzando forte forte gli occhi ed incrociando le dita dietro la schiena, possa diventare realtà per ciascuno di noi.

Il nostro futuro è ancora tutto da scrivere, mettiamoci in gioco e diventiamo, in questo nuovo anno e in questo nuovo decennio, artefici del nostro destino.

Auguri sinceri di buon anno a tutti.

Giulia Volpato

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