‘Avventura’ formativa per la 2C: approccio europeo alla sostenibilità ambientale presso Crickhowell High School (UK)

Un progetto Erasmus+per la nostra classe! Preoccupazione, entusiasmo, curiosità. Occasioni come questa non capitano tutti i giorni: devi essere bravo a coglierle immediatamente. Magari prima di partire pensavi di poter dire o fare una cosa e invece fai tutt’altro: è proprio ciò che ci è accaduto. Riuscire a mettersi in gioco e capire come farlo è stato il vero grande problema. Inizialmente c’era tanta ansia, credevamo di non divertirci, di non socializzare, di non riuscire a lavorare come volevamo. Fortunatamente ciò non è succes20191126_121547so. Relazionarsi non è stato facile. Ci sono stati tanti fattori che ci hanno bloccato, prima di tutto la lingua, dato che la differenza del livello di inglese tra noi e gli altri ragazzi era abbastanza evidente. Abbiamo avuto difficoltà nei primi giorni a comprendere ciò che gli altri dicevano. Si rideva molto per incomprensioni e poco per vere e proprie battute. Con il passare del tempo, però, siamo riusciti a migliorarci e, dopo aver acquisito fiducia e intraprendenza, abbiamo iniziato a capire i nostri nuovi amici abbastanza “facilmente”. Sicuramente è più semplice instaurare rapporti quando si è spensierati e non si hanno limitazioni di timidezza. La tensione si è sciolta: condividere esperienze personali e tratti del nostro carattere con i nostri “compagni di viaggio” è diventata una routine, così come conoscere le tradizioni gallesi ed i loro valori.

 Ovviamente non siamo stati in Galles per una vacanza, ma abbiamo lavorato con impegno sia prima che durante la mobilità prevista nel progetto LOGO Local and global approaches to livable lifestyle. I lavori di gruppo, i cosiddetti workshops”, che avevano come argomento comune il tema della sostegruppo-slides-nostrenibilità ambientale, ci hanno coinvolto per molto tempo, da lunedì a venerdì, giorno nel quale li abbiamo presentati davanti a tutti. Suddivisi in 5 gruppi ci siamo confrontati sui temi della Overpopulation, Ocean and Plastic Consumption, Climate Change, Hydroponics and Aquaponics, Biodiversity. Ognuno di noi, all’inizio, sperava di lavorare con un altro ragazzo italiano; con il senno di poi, nessuno di noi si sarebbe posto questo problema, perché, superato l’ostacolo della lingua, ci siamo trovati benissimo tutti insieme; siamo riusciti a esporre con disinvoltura nostre opinioni e idee sulle varie attività. 

Poi è arrivato il momento tanto atteso della serata in famiglia. I soffitti non troppo alti, le bustine di tè ovunque ci hanno portato in questa realtà così tanto – e allo stesso tempo così poco –  diversa. Siamo entrati nel pieno dello stile “Welsh”; l’accoglienza e la cena ci hanno fatto sentire a casa nostra. Abbiamo apprezzato qualunque cosa ci fosse, ma soprattutto le persone in quelle case; le abbiamo conosciute, anche se non nel profondo, e abbiamo imparato quali siano le loro abitudini. Anche la comunicazione, che doveva essere la difficoltà più grande, si è rivelata un problema minimo, in quei momenti di allegria e condivisione di esperienze. Ci dispiace che tutto questo sia durato solo qualche giorno; speriamo però di avere l’opportunità di affrontare ancora esperienze impegnative e riuscire a superarle con soddisfazione. A quando la prossima ‘avventura?

Simone Bonati Rocco Gorreri 2 C

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