Qualche tempo fa, in un momento di noia, guardavo distrattamente alcuni video su Youtube, quando, tra i “suggeriti per te” uno in particolare ha catturato la mia attenzione: s’intitolava “Timelapse del futuro: un viaggio alla fine del tempo”, dalla durata di mezz’ora. “Dai, mezz’ora, nessuno lo guarderà mai tutto…”: questo è quello che, onestamente, ho subito pensato. Non so come mai ma qualcosa mi ha spinto lo stesso a cliccare play. Credo sia stata la cosa migliore che potessi fare.
Il video in questione, come prometteva dal titolo iniziale, raccontava, attraverso animazioni ed immagini meravigliose, le previsioni scientifiche rispetto al futuro del mondo, a partire dall’anno 2019. Ogni cinque secondi, la velocità del tempo trascorso aumentava del doppio. Ok, direte voi, è un timelapse, è normale che vada veloce. La cosa che però mi ha fatto riflettere davvero è che la mia esistenza, che, da diciottenne, mi sembra così lunga e ricca di opportunità ed eventi, nel video si è estinta in meno di 10 secondi. Non potete capire quanto la cosa mi abbia fortemente destabilizzato. E poi ricordiamo che siamo solo all’inizio del video, il nostro viaggio attraverso il tempo diverrà sempre più veloce andando avanti.
Ma non è che la punta dell’iceberg. Andiamo avanti. Poco dopo Antares, una delle stelle più luminose visibili, diventa una supernova, splendendo come un sole nel cielo notturno. Sarebbe uno spettacolo meraviglioso a cui assistere, vero? Peccato che avverrà nell’anno 10.000, ma nel video siamo ancora entro il primo minuto. Pazzesco.
Chiudo gli occhi e siamo già nel 100.000.000: un asteroide dalle dimensioni enormi si schianta contro la superficie terrestre, creando le condizioni affinchè si formi un nuovo supercontinente. Nel frattempo le costellazioni diventeranno luminose, il campo magnetico terrestre si invertirà e il livello degli oceani crescerà sempre più. E la specie umana? Nonostante tutto questo, la specie umana è ancora viva. Ah, dimenticavo: sono passati una manciata di secondi.
Ben quattro secondi dopo (che equivalgono a qualche centinaia di migliaia di anni), le piante sulla Terra iniziano a morire e gli oceani ad evaporare a causa del Sole, che diventa sempre più caldo e si espande fino a quando, tra 13 milioni di anni, diventa una nana bianca, ovvero muore, rimanendo nelle profondità oscure dello spazio immenso. Mi sono allora preparata a chiudere il video, pensando fosse finito: ma erano passati solo 4 minuti, e il video durava ben mezz’ora. Shock totale. La Terra non esisteva più, neanche il Sole, neanche gli altri pianeti, eppure questo è nulla rispetto al destino del nostro universo. Nel video sarei già morta da circa un miliardo di anni, di me non ci sarebbe stato più nulla, eppure a me sembrava passato così poco.
Non andrò avanti ad illustrarvi la sorte dell’universo, vorrei per il momento fermarmi qui: è già tantissimo. Quel senso di ansia ed inadeguatezza che mi ha pervaso guardando questo video mi ha fatto riflettere profondamente sulla nostra vita. Pensiamo di essere infiniti, importantissimi, indispensabili per questo mondo: ci poniamo al centro, immaginando che tutto giri intorno a noi, e amplifichiamo le nostre emozioni al massimo. L’amara verità con la quale fatichiamo a confrontarci è che non siamo davvero niente in confronto a tutto il resto. Diamo importanza a cose davvero irrilevanti, dimenticandoci di quanto sia stupido il nostro atteggiamento. Ad esempio, ci disperiamo se una verifica va male. Ma cosa importa una verifica su una vita intera? Potrà mai segnare in modo così drastico la nostra esistenza? Assolutamente no. É inutile farci prendere dal panico. Creiamo delle piramidi sociali dimenticandoci quanto in realtà siamo fragili e soggetti al destino, tutti allo stesso modo. Passiamo il nostro tempo a combattere per cause inutili, pensando di non essere mai abbastanza, sentendoci inferiori. Ne vale la pena, in relazione ad una vita che dura un battito di ciglia in confronto all’intero universo?
Essenzialmente, il video mi ha fatto aprire gli occhi, distogliendo il mio sguardo da quell’egoismo che, purtroppo, è tipico degli uomini, e che tristemente ci accomuna. É incredibile come sia stato in grado di modificare il mio pensiero, facendo sì che ciò che vivo ogni giorno assuma un diverso significato: è bellissimo, terribile e triste allo stesso tempo.
Qui sotto il link al video:
https://www.youtube.com/watch?v=uD4izuDMUQA&t=244s