“Esisterá un luogo
In cui vivono
Le cose non vissute
Mai finite
O mai iniziate
È lí che noi due ridiamo
Per essere stati
Cosí stupidi
Da aver rinunciato
A noi”
Joy Musaj
Penso che a tutti noi, più di una volta, sia capitato di sdraiarsi sul letto, lasciar correre i pensieri ed individuare un dettaglio della nostra vita che ci fa riflettere. Può essere qualsiasi cosa: un’opportunità che non abbiamo colto, una persona che abbiamo lasciato andare, una parola che ha ferito qualcuno. E ci chiederemo: “Perché non ho avuto il coraggio? Perché ho abbandonato quella persona? Perché non ho chiesto scusa a chi ho fatto soffrire?”. Rimpianto, di questo si tratta, ed è una delle peggiori cose con cui convivere. Nasce da ciò che è perduto, quando ci rendiamo conto di non aver agito come volevamo e porta con sé dolore, senso di colpa e tristezza, che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Terribile. E, a mio parere, temere di avere rimpianti è una degna paura.
Ai ragazzi, con la loro vita intensa e ricca di emozioni contrastanti, il rimpianto è ben noto. I ragazzi lo sanno, sanno che porta sofferenza, e cercano di fuggirlo in ogni modo. Come? Accendendo di vita questi anni di giovinezza, facendo mille cose, vivendo mille esperienze diverse, in modo da non avere pensieri quando saranno adulti. I ragazzi sono intrepidi, non hanno paura e, seppur su pochi argomenti, hanno le idee ben chiare: una di queste è la consapevolezza che il tempo passato non torna più. Meglio vivere con i rimorsi che con i rimpianti, meglio vergognarsi per qualcosa che si è fatto piuttosto che pentirsi di non aver nemmeno tentato. I ragazzi amplificano le emozioni a livelli incredibili per fare in modo che ciò non avvenga: è un rischio che vale la pena prendere per evitare che i rimpianti scandiscano l’inesorabile scorrere del tempo delle nostre giornate future.
Guardandomi intorno, riesco a vedere persone di tutte le età che si rammaricano di qualcosa. Mia nonna di anni ne ha 85, ed il suo più grande rimpianto è quello di non aver potuto studiare quando era bambina. Mio cugino di anni ne ha 9, ed il suo più grande rimpianto è quello di non aver potuto salutare il suo amico prima che si trasferisse. Il mio amico di anni ne ha 26, ed il suo più grande rimpianto è quello di non aver fatto le audizioni per entrare a far parte del casting di un film. Io di anni ne ho 17, e spero di aver compreso la lezione.
Giulia Volpato 4D