“Io sto attenta
a non calpestare i fiori
a non schiacciare le chiocciole
a non pestare i piedi a nessuno
a chiedere sempre permesso
a dire sempre grazie
io sto attenta
a sorridere
a non crollare di fronte a chi non tollera il dolore
a non dimenticare nessuno
alle parole che uso.
Io sto attenta e mi si spappola il cuore
quando gli altri,
distratti,
non si accorgono se cado
se arranco
se muoio”
Susanna Casciani
Quando sono stanca oppure ho avuto una giornata difficile mi capita spesso di aver voglia di fare quattro passi all’aria aperta, per distrarmi e rinfrescare la mente. Passeggiando tra le strade del mio piccolo paese un giorno sono capitata vicino ad un parco. La primavera era alle porte, e si vedevano dappertutto i primi fiori che timidamente alzavano gli steli dopo il freddo dell’inverno.
La mia attenzione è stata però catturata da un bambino, 5 o 6 anni al massimo, che dava la mano ad una signora che immagino fosse la madre. Camminava tutto storto sulle piastrelle del sentiero del parco. La madre spazientita gli ha domandato come mai facesse così, e lui, serissimo, le ha detto “Non vedi che in mezzo alle piastrelle sta nascendo l’erbetta nuova? Io mica la voglio schiacciare eh! È appena nata!”. Ho sorriso: la sensibilità è una delle qualità più belle e pure che si possano avere.
La sensibilità l’ho sempre immaginata come una specie di Fata Turchina di Pinocchio: tanto lieve e tanto buona da poter insegnare qualcosa a tutti noi. Un’anima sensibile ha spesso la testa tra le nuvole, ma non perché è distratta, per osservare il tutto da una prospettiva migliore. Un’anima sensibile ti chiede sempre “Come stai?” non appena vede un’ombra sul tuo viso. Un’anima sensibile fa caso a quei dettagli che non nota mai nessuno.
Essere sensibili ci fa aprire gli occhi sul mondo. Tutti noi di preoccupazioni, grandi o piccole che siano, ne abbiamo tante, ma quasi mai qualcuno se ne accorge. Forse si è troppo occupati a pensare al proprio mondo, forse si tende a dar loro poca importanza, ma a volte anche un semplice “Tutto bene?” serve, e questo generalmente viene da persone sensibili e attente. Non è scontato, sapete? Distogliere lo sguardo dal proprio ego e guardarsi intorno, intendo.
I ragazzi lo sanno. Con tutti i mille problemi legati all’adolescenza, sanno molto bene che anche solo un piccolo gesto di attenzione nei confronti degli altri può essere essenziale. I ragazzi apprezzano la sensibilità, perché sanno che essa si nasconde in coloro che sono puri di cuore e che sanno pensare agli altri, caratteristica tutt’altro che banale. Penso sia capitato a tutti di aver avuto la necessità di sfogarsi con qualcuno. Le persone che scegliamo come depositarie dei nostri pensieri sono persone sensibili, perché sanno comprenderci, sanno dare consigli, sanno rispettare. Ed è soltanto grazie a persone che coltivano questo dono se noi tutti delicati fiori primaverili riusciamo a sbocciare con sicurezza, senza rischiare di venire tormentati da qualche anima noncurante.