“A star is born” dietro le “Poker face”

Nella mia vita le ho viste tutte, ma non un cane scritturato per il film del padrone…

bradley-cooper-and-lady-gaga-in-a-star-is-bornIo sono Charlie, il cane di Bradley Cooper e sono qui a raccontare “A star is born” dal punto di vista di chi ascolta tutto indisturbato. Avreste mai pensato che dietro l’amore tra Ally e Jackson potesse celarsi una forte amicizia tra Gaga e Bradley? Ora vi interessa cos’ho da dire? Bene, l’altro giorno ho sentito Bradley raccontare a Variety del suo desiderio che durante la visione della pellicola le persone dimenticassero chi c’era dietro i personaggi perché solo così la trama avrebbe potuto funzionare. Ora che ha funzionato vorrei concentrarmi proprio su loro due.

Dovete sapere che il loro primo incontro è avvenuto sul retroscena del Saturday Night Live con un semplice saluto, ma la vera scintilla è scattata ad un evento di beneficenza in cui, parole di Bradley, “Gaga si mise al piano e cantò la Vie en rose, lasciandomi senza fiato; quando tornai a casa dissi alla produzione: nel film deve esserci lei”. Quel momento deve essere stato significativo dato che viene riproposto nel film. Vorrei aggiungere che sono veramente grato a Gaga perché Bradley non sembra più una campana quando canticchia… Questo grande miglioramento è dovuto a quel fantastico scambio di saperi tra i due: lui le ha insegnato come recitare e lei a suonare la chitarra e a cantare.

1078404768-jpg-0Ma torniamo al vero dietro le quinte… Sapevate che il film si potrebbe definire autobiografico? Sì perché Bradley, che ora vedete affascinante e ripulito, fino al 2005 era intrappolato in un vortice di alcol e droghe, ma assieme a Gaga ha deciso di riaffrontare i fantasmi del passato per dare vita al film che sembra essere candidato a cinque Golden Globe. Il film è stato presentato al Festival di Venezia e, per quanto i vip scappino dai paparazzi, sono riusciti a tenerli impegnati. E quando non c’erano i giornalisti, c’era quella che per lui è Stefani e non Gaga a non farlo distrarre. Di questo dovrei essere geloso se non fosse che lei mi piace tanto: è dolcissima; lei stessa afferma: “Credo nell’amore e penso che sia per questo che amo questo film, perché ne è pieno”.

Ma come? Non sapete la cosa più eclatante? Tutto ciò è stato girato in quarantadue giorni con poche risorse: anche quella scena al Glastonbury girata in 240 secondi e quella della canzone che, non per niente, ha vinto l’unico di quei cinque Golden Globe. In realtà è un’altra la canzone che considera la più importante: I’ll never love again; Gaga aveva appena scoperto della morte improvvisa di una sua cara amica e l’ha resa un tributo.

Bradley ha fatto follie per questo film: non ha accettato incarichi per tre anni facendo del film la sua ossessione, ma, mio caro Brad, oltre ad una stella è nato anche un gran film.

Cleo Cantù

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