Sì o no all’arte moderna?

“Cos’è l’arte?”

“Cosa ci spingere ad etichettare come “artistica” una determinata opera?”

Sono queste le domande emerse nella mia classe durante una lezione di storia dell’arte qualche giorno fa. La questione è nata dopo aver osservato una delle creazioni di Lucio Fontana (un artista del ‘900 che realizzava tele colorate e tagliate, per chi non lo conoscesse). Un coro di voci si è immediatamente levato: “Questa è una cosa da bambini”, “Non c’è niente di artistico in questo”, “Non è arte, sono soltanto dei tagli su un foglio”.

Perché facciamo fatica a definire “arte” le opere moderne? Il mio parere è che il concetto di bellezza, che di solito si associa ad un’opera d’arte, ha subito un’evoluzione con il passare del tempo. Per secoli un soggetto “bello” era qualcosa che si rifaceva ad una sorta di realismo e naturalismo classico, come paesaggi, corpi umani o immagini religiose.

kandiskyCon l’avvento del ‘900 si iniziarono ad affermare i primi movimenti di arte astratta, che soprattutto agli esordi fu aspramente criticata. Come allora, anche oggi, le persone fanno più fatica a comprendere l’arte moderna perché spesso non incontrano in essa l’idea di bellezza tradizionale. Questo perché queste nuove forme di creatività non hanno lo scopo di essere apprezzate, quanto più di essere fonte di una riflessione interiore. Certo, molto spesso la loro interpretazione deve essere guidata e, per questo, risultano più complesse da comprendere. Ma non è forse questa la loro caratteristica che le rende uniche e differenti dall’arte precedente?

Gli artisti innovativi di tutte le epoche che muovono i primi passi verso qualcosa di differente vengono spesso giudicati in modo estremamente negativo. Si pensi per esempio agli Impressionisti, che si videro rifiutati dall’Accademia parigina pollockpoiché i loro dipinti non incarnavano i canoni di pittura dell’epoca mentre ai nostri giorni i quadri impressionisti sono tra i più ammirati in tutto il mondo. Nonostante ciò, gli artisti più classici come Michelangelo o Raffaello non hanno perso il proprio fascino: come affermava anche Sgarbi in un’intervista di qualche anno fa ”Una scultura come il ‘David’ di Michelangelo non è una semplice opera d’arte:
il ‘David’ è una persona vivente”.

 

Altri esempi di arte moderna?

“Him”, Maurizio Cattelan, 2001him

La scultura rappresenta Adolf Hitler inginocchiato intento a pregare. La particolarità dell’opera è la sua visione posteriore: infatti il corpo di Hitler assomiglia
inverosimilmente a quello di un ragazzo. L’opera fu inizialmente collocata nell’ex ghetto di Varsavia, decisione accompagnata da polemiche e proteste. Fu poi venduta all’asta

 

“How you like me now?”, David Hammons, 1988

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L’opera, se osservata attentamente, rivela i tratti di un attivista e politico di colore, Jesse Jackson. Quando all’artista venne commissionata un’opera sulla comunità black, Hammons realizzò quest’ultima, trasformando un’immagine della cultura nera come Jackson in un uomo bianco e inserendo elementi tipici della cultura afroamericana quali l’utilizzo della bomboletta spray e lo slang tipico del rap.

 

“Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living”, Damien Hirst, 1991squalo

Letteralmente “L’impossibilità fisica della morte nella mente di un vivo”, quest’opera è costituita da una vasca contenente formaldeide nella quale è immerso uno squalo. Le opere di Hirst hanno sempre avuto come filo conduttore il concetto di morte, che si manifesta in vari modi. Le sue creazioni sono sempre molto controverse, soprattutto per il coinvolgimento di animali nella produzione artistica.

Insomma, per citare Jackson Pollock, “L’arte moderna non è altro che l’espressione degli ideali dell’epoca in cui viviamo”.

Volpato Giulia 4D

 

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