Scuola aperta: tutti i ragazzi che si trovano a dover scegliere il proprio percorso di scuola superiore sanno benissimo di cosa stiamo parlando. E non solo loro: è un momento di collaborazione che coinvolge interi istituti scolastici, a partire dal dirigente, per arrivare agli insegnanti, agli studenti e al personale ausiliario. Di certo è un evento importante, che viene curato e preparato nei minimi dettagli. Ma come è strutturato nella nostra scuola? Che cosa troverà un ragazzo di 13 anni in visita al liceo Bertolucci? Che attività sono previste?
Per chiarire questi dubbi ci siamo rivolti a chi, ogni anno, si occupa di questo progetto, la prof.ssa Tarasconi, che ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande. La professoressa inizia con l’illustrarci brevemente, ma in modo incisivo, l’idea di “Scuola aperta”.
“È un’iniziativa ormai diffusa in tutti gli istituti, consente ai ragazzi di vedere con i propri occhi un mondo nel quale, di lì a pochi mesi, potrebbero vivere in prima persona. È un ottimo modo per confrontare le varie scuole e trovare quella più adatta. Compito dell’istituto è mostrare il percorso di studio che offre, evidenziando sia le parti positive ma anche quelle più impegnative”.
Per quanto riguarda il nostro liceo, ci spiega, sono previsti quattro incontri, due durante la domenica mattina, uno alla sera (chiamato “open night”) e uno di sabato pomeriggio. Durante queste giornate, dopo aver ascoltato la presentazione del piano dell’offerta formativa, genitori e figli seguono percorsi separati venendo coinvolti in differenti attività: mentre gli adulti ascolteranno le parole del dirigente Tosolini, i ragazzi sperimenteranno in prima persona alcune lezioni.
Sperimentare sembra la parola chiave di questa esperienza, riassunta nelle attività proposte ai ragazzi: i laboratori.
“I laboratori sono il punto di forza di Scuola Aperta. Durante i vari appuntamenti cerchiamo di variarli e di non ripetere sempre gli stessi, in modo tale da consentire nuove esperienze anche a chi ha già visitato la scuola una prima volta.
Un laboratorio fisso è quello di chimica, nel quale gli studenti della nostra scuola mostrano alcuni esperimenti basici riguardanti le scienze. Ce ne sono molti altri: da quello di fisica e matematica a quello del Magazine, passando per quello riguardante i progetti internazionali, quello di debate e quello di informatica. Durante l’open night abbiamo anche tenuto un’attività di osservazione del cielo con un telescopio, un’esperienza innovativa ed emozionante.
Tutte queste lezioni sono tenute dai ragazzi del liceo. Penso che Scuola Aperta non possa esistere senza di loro: sono il cuore della scuola e la passione che ci mettono per presentare il proprio lavoro evidenzia quanto siano partecipi della vita scolastica. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto dagli studenti, che sono sempre più numerosi durante questi incontri”.
Durante questi eventi è importante mostrare i punti di forza. Quali sono nel nostro caso? In cosa questa scuola si differenzia dalle altre?
“Sicuramente un punto cardine del nostro liceo è la visione della scuola come luogo accogliente, in cui sia piacevole fermarsi, come una seconda casa: puntiamo molto su questo. Altro punto di forza sono gli scambi internazionali che da anni sono intrattenuti con altre scuole d’Europa attraverso progetti Erasmus, che hanno permesso a decine e decine di ragazzi di fare esperienze all’estero. Infine non meno importanti sono i progetti di cittadinanza attiva: penso che formare dei cittadini consapevoli sia l’obiettivo principale, che viene ancor prima del semplice insegnamento scolastico”.
Giulia Volpato 4D