Una sera arrivò in un campeggio un Billy verniciato con la bandiera della pace. Tutti si avvicinarono incuriositi: ne scese un ragazzo con lunghi capelli neri raccolti in treccine, una camicia gialla a fiori colorati, dei jeans a zampa e delle Converse usurate. Era pallido e magro ma pieno di energia, o almeno di notte; tutti al campeggio si erano accorti che durante il giorno non si faceva vedere ma si sentiva il suono del suo ukulele provenire dal furgoncino insieme a un indiscusso odore di erba.
Usciva però appena tramontato il sole: era cordiale, socievole e simpatico a tutti; la sera grazie a lui il campeggio era pieno di festa. Alcuni ragazzi del campeggio erano sempre più incuriositi dalla figura di questo hippy così una sera, mentre lui cantava e suonava l’ukulele per intrattenere in villeggianti, sgattaiolarono nel suo Billy. L’interno era molto colorato: al pavimento erano stesi diversi tappeti, l’ambiente era illuminato da molte lampade, alcune che proiettavano luci psichedeliche, le finestre erano tutte oscurate con poster di Bob Marley. Sul fondo del pulmino si trovava il letto – che ai ragazzi parve somigliante a una bara – anche se era giallo e ricoperto di scritte, come “kiss the vampire”. Stavano per lanciarsi fuori in preda al panico, quando sentirono dei passi così si nascosero nella bara.
Entrò l’hippy con una delle ragazze del campo; i ragazzi li osservarono mentre chiacchieravano seduti su uno dei tappeti. D’un tratto lui si avvicinò alla giovane: parve che le stesse baciando il collo, quando realizzarono che in realtà le stava succhiando il sangue. Dopo un tempo che a loro sembrò interminabile il vampiro si staccò dalla ragazza, che era ancora cosciente: la guardò negli occhi mentre i suoi erano diventati cangianti, restarono a fissarsi per almeno un minuto poi lui la lasciò andare; lei come in trance uscì dal Billy e così fece il vampiro.
I ragazzi scioccati, uscirono di soppiatto, sperando che il mostro non fosse nelle vicinanze e, tornati dai genitori, raccontarono tutto, senza ovviamente essere creduti.
Il giorno seguente l’hippy e il suo Billy erano spariti e la povera preda del vampiro se ne andava in giro affermando, convinta, di aver parlato con Bob Marley la sera prima.
Buon Halloween!
Sabrina Casarola, 2B