“Se la scienza ed il progresso tecnologico possono salvarci dalla schiavitù del petrolio, nel campo delle nuove energie siamo giunti ad un punto di stallo. […] Ogni qual volta uno scienziato annuncia di aver trovato la soluzione ai nostri problemi energetici, viene accusato di frode scientifica ed allontanato dal suo incarico”. Con queste dure parole, il conferenziere e divulgatore scientifico Marco Pizzuti inizia il suo libro “Esperimenti scientifici non autorizzati”, nel quale tratta di alcune scoperte in ambito scientifico talmente rivoluzionarie, come l’energia del vuoto e la fusione fredda, da andare contro al volere di quelle lobby internazionali che fanno milioni col petrolio.
Avete forse sentito il nome di Nikola Tesla? Conoscete la portata del suo contributo nel campo dell’elettronica ed elettrotecnica, senza del quale dispositivi in corrente alternata, porte logiche del moderni computer, sistemi robotizzati comandati a distanza, i radar, le candele dei motori a scoppio e tanto altro non esisterebbero? Persino l’invenzione della radio, universalmente attribuita a Guglielmo Marconi, è in realtà basata su ben 17 brevetti sulla telegrafia senza fili di Tesla!!
Cosa portò dunque un uomo così geniale e così influente ad essere coperto di ridicolo e dimenticato dal mondo?
In aperto contrasto con la teoria di Einstein, egli affermò l’esistenza della cosiddetta “free energy”, una forma di energia presente allo stato latente in ogni punto dello spazio e legato al misterioso fenomeno di interazioni tra particelle ed antiparticelle che, se sfruttato correttamente, avrebbe garantito un oceano di energia da cui attingere. La scoperta di Tesla di un nuovo tipo di corrente, detta pulsata, in grado di sfruttare tale fenomeno e di trasmettere elettricità senza l’uso di fili scatenò l’ira delle lobby, che avrebbero assistito al superamento dei carburanti fossili a favore di una più pulita e sicura forma di energia, sfruttabile da tutti.
E non fu l’unica volta che una soluzione che avrebbe soppiantato la necessità dell’utilizzo di fonti non rinnovabili ed altamente inquinanti, come petrolio ed uranio, venne bloccata dalla durissima censura scientifica e dalle pressioni di multinazionali.
Nel libro di Pizzuti viene infatti anche trattato il concetto di fusione fredda che, al contrario della fusione nucleare calda, risolverebbe la necessità delle altissime temperature (si parla di milioni di gradi) per l’innesco ed il mantenimento delle reazioni che rendono impossibile il suo sfruttamento come fonte di energia “eco-friendly”.
Il concetto di fusione fredda prese piede negli anni ’70 dopo che i fisici Omero Speri e Piero Zorzi riuscirono a brevettare un avanzato motore ad energia nucleare pulita ed a bassa temperatura. Tuttavia il loro sogno di diffondere tale tecnologia si imbatté ancora una volta con il volere di “enti esteri”, tanto che i due scienziati italiani decisero di abbandonare gli studi a riguardo.
La veridicità di queste teorie, sparite dalla circolazione, è facilmente dimostrabile tramite esperimenti semplici e di basso costo. Senza la necessità di alcuna conoscenza tecnica e violando alcune delle leggi fisiche attuali, è infatti possibile toccare con mano gli effetti della corrente ad impulsi, in grado di funzionare perfettamente anche sott’acqua, o di riprodurre un “piccolo sole” a fusione nucleare in un barattolo della marmellata.
Nasturzio Saverio