Il giorno 14 maggio, la classe 1B si è recata a San Pancrazio, al podere Stuard, azienda sperimentale del Bocchialini.
Gli alunni sono stati accolti dal prof. Giovanni Del Bono che ha raccontato loro la storia del podere. Lasciato come eredità di Maria Antonietta, è stato donato al comune di Parma, come suo volere, a scopo istruttivo.
Successivamente il professore ha spiegato i lavori e i ruoli del podere: accoglie visite per alunni, pratica esercitazioni, applica il controllo di malattie e parassiti sulle piante e sui frutti e produce funghi, frutti, piante aromatiche e piante di varietà antica.
La visita è stata poi suddivisa in nove tappe scelte in base agli argomenti trattati e alle tipologie di piante coltivate.
Nella prima tappa si potevano osservare in particolar modo piante dalle diverse caratteristiche e provenienza: banano, luppolo, papiro e piante acquatiche. Il luppolo, ad esempio, è una pianta rampicante che si usa per aromatizzare la birra. Questo tipo di frutto in Italia è prodotto pochissimo, per questo si è scelto di iniziare a coltivarlo anche nella provincia di Parma, in particolare al podere Stuard.
Nella successiva tappa, gli alunni hanno potuto osservare le piante dal mondo. La maggior parte provenivano dall’America, come ad esempio la pianta di gouji (centro America), il banano di monte (America del nord), la feijoa e il capulé (centro America). Invece, proveniente dalla Cina, il gogi, dall’ucraina e paesi dell’est, l’aronia e dalle coste del mar Mediterraneo la giuggiola.
Nella terza tappa si potevano osservare e ammirare ulivi e viti. Nel parmense possiamo trovare diversi ulivi derivanti da epoche molto antiche (1300-1400) e arrivati a noi grazie a un trapianto deleterio. Sono sopravvissuti grazie al grande periodo di caldo che interessò quell’epoca ma molti morirono a causa della successiva diminuzione di temperatura.
In seguito ci siamo interessati alle piante da frutto. Nel podere sono state piantate circa 250 varietà diverse di meli che si differenziano tra loro per il tempo di maturazione del frutto, mentre le tipologie di peri sono circa 150, la cui caratteristica è quella di maturare e fiorire prima delle mele. In questa tappa possiamo inoltre osservare un piccolo canneto, costituito da un impianto di fitodepurazione dove le radici delle piante e i batteri depurano le acque sottostanti.
Nella quinta tappa abbiamo le piante dimenticate, come ad esempio il sorbo domestico, il corniolo, il cotogno e il falso cotogno. Quest’ultimo verrà successivamente spostato nel gruppo delle “piante dal mondo” a causa della forma strana e allungata dei suoi frutti.
La sesta tappa ci porta a conoscere le piante di albicocco, nonostante quest’anno non ci siano molti frutti perché “non è annata”.
Nella settima e ottava tappa abbiamo visitato le due serre; una è un vero e proprio orto, caratterizzato da zucchine, pomodori, lattughe, piselli e cavolo viola; l’altra invece è di tipo didattico, usata dagli alunni dell’Istituto Tecnico Bocchialini, nella quale possiamo trovare piante usate per la sperimentazione.
Nella nona e ultima tappa, infine, gli alunni si sono trasferiti nella cantina del podere per poter osservare la fungaia. Qui si potevano riscontrare sacchetti con all’interno fondi di caffè e letame che serviranno poi a far maturare i funghi.
Alla fine di questo percorso, abbiamo aiutato a pulire dalle erbacce l’ingresso del podere.
Gli alunni della 1B sono tornati con il pullman, pronti a ritornate a studiare sui libri di scuola quello che oggi hanno provato e visto dal vivo.
Margherita di Nunno, 1B
Qui gli amici del Maria Luigia in visita al Podere!