Il mercato online sta registrando, da qualche anno a questa parte, una crescita esponenziale nella vendita di prodotti di ogni genere. Sono sempre di più le persone che visitano comodamente da casa i più disparati siti online, in cerca del miglior prezzo per aggiudicasi un qualunque bene. Il commercio online è sviluppato soprattutto in Cina dove colossi dell’e-commerce come Alibaba ed Aliexpress dispongono di migliaia di dipendenti e consegnano milioni di pacchi ogni giorno nel mondo.
Ma siamo sicuri che tutto ciò che troviamo sui siti online non sia merce contraffatta?
In alcuni casi possiamo infatti imbatterci in merce riprodotta alla perfezione, che assomiglia all’originale, e che ci viene proposta a prezzi stracciati, appunto perchè essendo merce falsa non offre la stessa qualità di un prodotto originale.
A questo punto entra in gioco il cliente, che dovrebbe essere in grado di riconoscere l’articolo contraffatto. I prezzi notevolmente bassi dovrebbero far sorgere qualche dubbio nell’acquirente e farlo desistere dall’acquisto.
Sarebbe pure lecito chiedersi come fanno queste enormi aziende online a resistere alle accuse e a continuare a vendere i propri prodotti su internet. Come riporta Milena Gabanelli in un articolo del Corriere della Sera, occorre innanzitutto ricordare che la la legge riguardo questo problema non è chiara, nemmeno agli avvocati, e di conseguenza i proprietari dei marchi non giungono a muovere le accuse per vari motivi: i giganti dell’e-commerce dispongono di cospicue risorse economiche e grandi avvocati, in grado di esercitare una grossa influenza sui tribunali. Inoltre, nel caso in cui i proprietari dei marchi vincano il processo contro una di queste aziende, i risarcimenti si prospettano bassi; talvolta sono gli stessi proprietari a non accusare i giganti del mercato online al fine di fare accordi con loro.
Nel mezzo della spinosa questione, che acquisisce rilevanza di giorno in giorno, le grandi imprese online continuano a registrare vendite record. Come si legge nello stesso articolo, il mercato del falso raggiungeva nel 2016 il valore di 1,7 trilioni di dollari ed è destinato a crescere nei prossimi 5 anni del 70%, alimentato dal fatto che molti clienti cercano i prezzi più bassi: diversi pezzi di ricambio nel campo tecnologico e automobilistico, provenendo da questi mercati, non sono inoltre sicuri.
Per arginare questo dilagante fenomeno quindi occorre effettuare controlli direttamente in Cina. Una volta che i corrieri trasportano i pacchi dalla Cina all’estero, questi giungono facilmente a destinazione, dal momento che prodotti come paia di scarpe, caricabatterie e capi di vestiario non vengono controllati alle dogane. Il governo cinese dovrebbe emanare leggi chiare e specifiche per contrastare il commercio di prodotti contraffatti che, in questo momento, stanno arrivando in tutte le case del mercato globale.
Matteo Cretì, 5^E