Da anni si svolgono le Olimpiadi Nazionali di Italiano, tradizionale competizione organizzata dal Ministero dell’Istruzione, creata per rafforzare lo studio della lingua italiana e sollecitare gli studenti a migliorare la padronanza della propria lingua.
Le gare relative alla lingua italiana sono individuali e rivolte a tutti gli alunni degli istituti secondari di secondo grado.
Durante questa settima edizione sono stati 57559 le studentesse e gli studenti che si sono sfidati nei propri istituti.
Con grande soddisfazione Veronica Marzo, che frequenta la 2E del Liceo Scientifico Attilio Bertolucci, si è classificata fra i primi tre studenti a livello regionale, 30° tra i finalisti della categoria junior a livello nazionale.
Ma da dove parte il suo percorso e come è riuscita ad arrivare alla fase nazionale?
Scopriamolo dalle sue risposte a questa intervista.
Perché hai deciso di partecipare?
“La persona che devo ringraziare è la mia professoressa di italiano, la prof. Fontana, che già un anno fa aveva tentato di iscrivermi, senza riuscirci a causa della mia mancanza di disponibilità. Quest’anno ho voluto provarci e devo ammettere che è stata una bella sorpresa e mi sono ricreduta. Infatti, con il procedere delle prove, è stato gratificante vedere i miei risultati. Per prepararmi ho seguito i consigli della mia prof: ripassare grammatica, esercitarsi e riguardare le prove degli anni precedenti”
Avresti mai pensato di arrivare alla fase nazionale?
“No, ma neanche di arrivare prima alla fase d’istituto che mi ha portato a partecipare alla semifinale regionale che si è tenuta il 7 marzo al Liceo Classico Romagnosi. Quella mattina ero un po’ agitata e mai avrei pensato di superare anche questa fase, considerando che ho dovuto competere anche con ragazzi provenienti dal Liceo Classico. In realtà però, quando ho terminato la gara e siamo andate al bar a fare colazione, ho detto immediatamente alla mia prof. che la prova mi era sembrata più facile rispetto alle mie aspettative e questo mi ha dato coraggio, anche se, per carattere, non tendo a sperare in obiettivi quasi impossibili.”
Di che tipo di prova si tratta?
“È una specie di prova Invalsi di italiano, ma più incentrata sulla grammatica. Mancano infatti i testi da analizzare e ci sono molte domande di ortografia e lessico. Tra la prova d’istituto e quella regionale non ho trovato molta differenza, a livello di difficoltà, forse solo domande più specifiche relative alla sintassi.”
Cosa ti aspetti da questi tre giorni a Torino?
“A Torino, dove si disputeranno i tre giorni di prove, nelle strutture che ci ospiteranno dividerò la stanza con altri ragazzi che non conosco, quindi la competizione passerà in secondo piano rispetto alle amicizie che spero di fare. Visto che è ancora tutto in fase organizzativa, non so ancora cosa mi aspetta, ma spero per il meglio.”
Siamo molto fieri del suo percorso e speriamo con tutto il cuore che possa posizionarsi in classifica nel migliore dei modi e sia per lei una bella esperienza da ricordare.
Un grande in bocca al lupo quindi da parte di tutta la sua classe, degli insegnanti e dell’intero Liceo Attilio Bertolucci.
Michelle Tincati