Giacomo: pallacanestro e riflessioni

Hey guys!
Come procede il vostro anno in Italia? Qua tutto va alla grande, e dall’ultima volta che ci siamo sentiti molte cose sono cambiate, soprattutto, direi, dal punto di vista climatico.
Infascreenshot_20161213-095942tti l’inverno in Wisconsin è una avventura che merita di essere vissuta: ci sono stati momenti in cui, parlando con i miei amici a casa, si lamentavano del freddo italiano, quando qui ci sono stati giorni in cui la temperatura massima si aggirava intorno ai meno 20 gradi, con momenti a meno 35/40, con un vento gelido che faceva rabbrividire tutto il tuo corpo. Qua la gente è abituata, ma potete immaginare che per un ragazzo della Pianura Padana per cui andare sotto lo zero rappresenta un freddo comunque importante, è stato un bel cambiamento. Inoltre la neve è arrivata intorno alla fine di novembre e probabilmente non se ne andrà fino all’inizio d’aprile dai bordi delle strade, ma con la neve è arrivato anche il divertimento legato alla neve: insieme ad amici ho avuto l’opportunità di essere trainato da un quad mentre scivolavo sulla neve e, soprattutto, di guidare un gatto delle nevi, attività assolutamente comune tra i ragazzi del posto durante la stagione invernale.

Un’altra attività molto particolare e tipica dell’inverno del Wisconsin consiste nell’ice fishing, letteralmente pesca nel ghiaccio: infatti tutti i laghi e i fiumi del posto sono ghiacciati durante questi mesi e quindi si fanno buchi nel ghiaccio da cui poi si pesca come se fosse un normale bacino d’acqua.

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C’è stato anche il Natale nel frattempo, ed è stata un’altra esperienza speciale, con una famiglia diversa, anche se non ci sono tantissime differenze con come lo celebriamo a casa: c’è l’albero, ci sono i regali, ci sono le luci. Probabilmente la cosa più diversa riguarda il processo di avvicinamento al Natale: per un mese le radio passavano solo musica natalizia, e la stessa cosa accadeva con la televisione con i film, e la gente sembrava non stancarsi mai di sentire sempre le stesse canzoni. Un’altra differenza, piacevole, è che l’albero qua è sempre vero e ogni anno si va a comprarne uno nuovo intorno all’inizio di dicembre.
Molto presto finirà il semestre scolastico e, di conseguenza, inizierò ad essere parte di nuove classi. E’un momento particolare perché ci si rende conto che metà dell’anno è già volato via e in un battito di ciglia sarà giunta l’ora di iniziare a pensare a tornare a casa.
Con l’inizio dell’inverno è iniziata nelle high school di tutta America la stagione della pallacanestro, che, e chi mi conosce un minimo lo sa, è il mio grande amore come sport e che sta portando soddisfazioni enormi sia a livello personale che della squadra della scuola. Il momento dell’inno è sempre speciale, in quanto è una tradizione tipicamente americana di suonare l’inno prima dell’inizio di ogni evento sportivo, con tutta la squadra allineata a guardare la bandiera e tutto il pubblico in piedi, anche per una partita di high school. fb_img_1483347457224

E probabilmente uno dei ricordi migliori che mi porterò dentro pensando a questa esperienza americana riguarda proprio il gioco con la palla a spicchi: era la notte del 6 dicembre e giocavamo la nostra prima partita, contro una squadra di un livello decisamente inferiore al nostro ed eravamo nettamente in vantaggio quando, entrato in campo da pochi secondi ho segnato il mio canestro. In quel momento alle mie spalle si trovava la student section del pubblico, sostanzialmente la parte della tribuna in cui si ritrovano gli studenti della scuola che non giocano, e ho sentito un boato enorme, nonostante il mio canestro non avesse alcun valore al fine del risultato.
In quel preciso istante, ho pensato che quella di partire fosse stata la migliore decisione della mia vita: infatti riuscire ad entrare a fare parte di un’altra comunità, così lontana da casa, ed essere riconosciuti ed apprezzati nonostante tutte le differenze culturali che comunque esistono e sempre esisteranno è il motivo per cui è giusto partire e per cui questo è veramente un treno che passa una volta nella vita, ma che può essere in grado di cambiare per sempre il modo in cui vediamo il mondo, andando oltre i pregiudizi che tutti, inconsapevolmente, abbiamo.fb_img_1483934205600
La prossima volta che ci sentiremo, sarà il tempo di parlare del ballo di fine anno, momento clou di molti film che hanno segnato le nostre adolescenze e anche, purtroppo, di iniziare a pensare che presto bisognerà fare le valigie e tornare a casa.
Fino ad allora, godetevi il vostro “caldo” inverno, e state bene.
Un abbraccio, Giacomo

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