Forse non tutti sanno che al Liceo Bertolucci c’è un orto. E’ nella sede di via Toscana, dietro all’edificio, nella parte confinante con il Liceo Europeo e l’Itis. Abbiamo curato una parte delle aiuole retrostanti, abbiamo piantato degli alberi da frutto e abbiamo allestito un orto.
In questo momento dell’anno il terreno è a riposo, la terra è stata preparata all’inverno ed è in attesa di dare inizio ai febbrili lavori di inizio primavera. Per il momento il problema è quello di tenerlo pulito da cartacce e rifiuti scolastici varii.
Quest’anno non saremo i soli a zappare e curare la nostra terra: il Bertolucci insieme a Maria Luigia,Istituto Comprensivo Ferrari, Itas Bocchialini e Itis, parteciperà a un progetto di innovazione didattica: Ortocoltura e Ortocultura. Ogni scuola avrà un compito e un impegno.
Ragazzi e docenti del Liceo Maria Luigia stanno già seguendo da un mese un corso di formazione a cura della cooperativa Nativa , sulle tecniche di coltura ; anche loro allestiranno il loro orto e saranno chiamati ad insegnare ai compagni più piccoli delle medie e delle elementari i metodi per zappare, piantare, innaffiaree raccogliere; poi usciranno dalla loro scuola e andranno a far fare esperienza ai bambini delle elementare e medie della Ferrari.
Il Bocchialini , essendo un istituto agrario, farà formazione sulle piante autoctone del nostro territorio,i ragazzi dell’Itis si occuperanno, come informatici, di seguire tutto il processo, costruendo un sito o un blog dedicato a questo progetto.
Noi del Bertolucci siamo stati incaricati di seguire i report dei lavori svolti e di occuparci di documentare il processo di allestimento degli orti nelle scuole coinvolte nel progetto. Le classi 4E e 5E , che in passato hanno già fatto l’esperienza dell’orto didattico, anche quest’anno saranno chiamate a dare il loro indispensabile contributo e vedremo all’opera anche la 2E che si cimenterà per la prima volta in questa esperienza.
Perché facciamo un orto?
Per tanti motivi: perché è importante imparare a coltivare, è importante la cura, ed è importante pensare di fare crescere qualcosa di buono, giusto e pulito, per tutti. Una scommessa di civiltà, di progresso e di cambiamento.
Francesca Alletto
(responsabile del progetto per la nostra scuola)