La sera del 20 gennaio TeatroDue ha ospitato sul suo palco una celebre opera di Goldoni, “la Locandiera”, che ha riscosso un buon successo fra le numerose classi di Parma lì presenti. Nell’intima atmosfera che regala il piccolo uditorio, la moderna compagnia del capocomico Girolamo Medebach ha dato vita ad una iptonica magia, che ha fatto passare due ore e quaranta in un soffio.
La vicenda racconta di una locandiera sveglia e maliziosa che si diletta nel far innamorare gli uomini, senza però concedersi a coloro già caduti ai suoi piedi. I suoi tentativi spesso consistono in avance, in particolari attenzioni che ella riserva al prescelto di turno; il Cavaliere di Ripafratta ne è l’esempio più significativo, l’unico che inizialmente non sembra cedere e che si dichiara nemico delle donne. Ciò con cui ella riuscirà a farlo cadere ai suoi piedi è insito nella sua personalità, ed è una vera virtù, non un trucco o un atteggiamento: la sincerità.
Mirandolina infatti (interpretata da Paola de Crescenzo), nonostante il suo modo di fare, non è un personaggio negativo. E mano a mano che la vicenda si sviluppa, si mostrerà sempre più umana, fino a scegliere non ciò che era meglio per lei, ma il volere del padre.
Meravigliosamente interpretata, leggera e divertente… ma al contempo pregna di insegnamenti. Un tipo di lezioni impartite da quelli che sembravano essere perfetti contemporanei di Goldoni, giunti dal passato per salire sul palco… e trascinare nella loro avventura tutti i giovani presenti.
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