Abbiamo trovato il corso di matematica e fisica offerto dall’Università nell’ambito del progetto PLS interessante quanto orientante.
Il programma di matematica presentatoci dal prof. Zaccagnini e dal dott. Cafferata verteva sul metodo di esaustione di Archimede: ci ha mostrato come sia possibile calcolare l’area sottesa a una curva (abbiamo affrontato lo studio di casi particolarmente interessanti come quello di una curva y=x^k o quello di y=log x) senza il calcolo integrale, avendo a nostra disposizione solo qualche limite notevole.
Il programma delle lezioni di fisica tenute dalla dott.ssa Bertolotti invece voleva presentare quanta importanza abbiano in fisica le onde e i campi, in diversi contesti, in un percorso illustrativo che andava dai confini della fisica classica fino ai primordi delle teorie definite moderne, connettendo ove possibile la lezione teorica a una breve esperienza sperimentale (risonanza delle onde sonore e elettromagnetiche): onde meccaniche, onde sonore, onde elettromagnetiche fino alla teoria della relatività ristretta e generale e alle onde gravitazionali.
Se dal punto di vista contenutistico, per quanto chiara fosse l’esposizione della dott.ssa Bertolotti, il programma di matematica era più compatibile con gli strumenti a disposizione di studenti di quinta liceo, entrambi i corsi sono stati utili per calarsi verosimilmente nella lezione-tipo universitaria per diverse ragioni: i relatori sono figure universitarie, gli ambienti sono quelli universitari e le modalità di approccio agli argomenti sono simili a quelle universitarie. Inoltre ci è stato utile per chiarire i nostri interessi circa l’orientamento universitario.
(Alessia, Luca 5 A)