Da sempre la religione è importante per l’uomo, ma oggi le differenze tra un musulmano e un cattolico sembrano incolmabili e questo pensiero non fa altro che aumentare il divario tra le due culture.
Ma la differenza di opinioni tra due ragazzi dipende dalla scelta di pregare in una Moschea o in una Chiesa? E le loro abitudini sono tanto diverse?
Questo è quello che ci siamo domandate e per scoprirlo lo abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi della nostra scuola.
Un aspetto che fa differire una religione dall’altra sono i vari doveri: dalla lettura della Bibbia alle riunioni periodiche.
Alcuni dei ragazzi da noi intervistati hanno detto di non avere dei veri e propri obblighi, ma di seguire un pensiero, per affrontare meglio la vita.
“La mia religione è come un amico, una persona che mi accompagnerà per sempre”: è per questo motivo che quelle che a noi sembrano pesanti incombenze ( il mese del Ramadan per i Musulmani e la predicazione per i Testimoni di Geova), agli occhi dei credenti fanno parte della loro vita quotidiana, un cammino per avvicinarsi a Dio.
Un altro aspetto che differenzia una religione dall’altra è l’approccio con essa.
“Nessuno mi ha obbligata; sin, da piccola vedevo i miei genitori ma una volta diventata grande mi hanno dato la possibilità di scegliere la mia strada” questo è quello che è successo ad alcuni dei nostri compagni. Altri invece, dopo un momento particolare della loro vita, hanno capito che quello in cui credevano non rispettava i loro principi e così hanno iniziato ad avvicinarsi ad un’altra religione che li rispecchiasse di più.
Tuttavia abbiamo trovato anche dei punti che accomunano le varie religioni, come lo sguardo sulla società consumistica di oggi, in accordo a quanto afferma Papa Francesco: “Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere, siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza”.
L’indifferenza fa parte della nostra società ed è sbagliato mettere in primo piano l’aspetto esteriore senza considerare un minimo i valori e le capacità interiori di un individuo. Questa è stata l’opinione comune.
Tutti, inoltre, hanno detto di non sentirsi diversi e di non vedere gli altri in modo differente in base alla religione in cui credono. Alla base delle risposte di tutti c’è la libertà di pensiero e il rispetto reciproco.
Ecco cosa pensano gli intervistati: Musulmani, Evangelisti, Testimoni di Geova e una ragazza agnostica.
Ad alcune delle nostre domande abbiamo ottenuto delle risposte che accomunano tutti gli intervistati mentre a domande più specifiche sulla religione le risposte si sono differenziate.
A conclusione di queste interviste vorremmo proporvi una sfida. Riuscireste a distinguere le varie religioni? Se la risposta è NO provate a pensare: come puoi giudicare in base alla religione di una persona le sue opinioni? Siamo tutti uguali, niente ci rende diversi, neppure la religione. Aprendoci a questo pensiero abbiamo la possibilità di creare nuovi rapporti che ci potrebbero stupire.
Sara Giordani, Anna Nadotti, Gloria Oppici