Planet Nine

Un nuovo studio apparso su The Astronomical Journal afferma l’esistenza di un nono pianeta che potrebbe celarsi negli oscuri recessi del Sistema Solare. Planet Nine, 10 volte la Terra,  si trova a una distanza 600 volte quella che ci separa dal sole, è stato scoperto da due astronomi del California Institute of Techonology, Constantin Batygin e Mike Brown

Non è la prima volta che gli scienziati teorizzano sull’esistenza di un grande pianeta remoto, si tratta di ipotesi che risalgono a quasi un secolo fa, e che finora sono state tutte smentite. Questo caso però potrebbe rivelarsi diverso, lo studioso Alessandro Morbidelli dell’Observatoire de la Cote d’Azur dice “Ritengo lo studio di Batygin e Brown il primo che prova in maniera convincente l’esistenza del pianeta e che ne limita l’orbita con una certa accuratezza. Gli argomenti a sostegno sono molto solidi”.

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(Una ricostruzione del pianeta ipotizzato dal nuovo studio, California Institute of Technology)

Né Batygin né Brown erano in cerca del pianeta quando hanno iniziato le osservazioni. Nel 2014, un gruppo di ricercatori aveva individuato un oggetto chiamato 2012VP113. L’orbita del pianetoide, confidenzialmente soprannominato “Biden”, era misteriosa e simile a quella di Sedna, un altro pianetoide scoperto oltre Plutone.
Sia Sedna che Biden giravano attorno al Sole in maniera disordinata, e ciò per gli scienziati ha rappresentato un indizio del fatto che la loro orbita e quella di altri corpi celesti potesse essere influenzata dalla gravità esercitata da un oggetto lontano.

Brown e Batygin hanno osservato sei pianetoidi con particolare attenzione, giungendo alla conclusione che le loro orbite si ammassavano in un modo che non poteva essere frutto del caso (“la probabilità è dello 0,007 percento”, dice Batygin), dopodiché hanno creato un modello del Sistema Solare esterno per cercare di capire da dove potessero avere origine le dinamiche osservate. Ben presto hanno scoperto che un pianeta di massa dieci volte superiore a quella della Terra con un’orbita a uovo spiegherebbe non solo le bizzarre caratteristiche dell’orbita di Sedna e Biden, ma anche i percorsi seguiti da altri oggetti nell’area più estrema della Fascia di Kuiper.

Batygin e Brown ipotizzano che il pianeta si sia formato molto più vicino al Sole e che sia poi stato scagliato verso l’esterno quando il nostro sistema era ancora molto giovane. Allora, spiegano, il Sole era ancora annidato nel suo ammasso stellare originario, e le stelle circostanti avrebbero potuto contribuire a trattenere il pianeta e a impedirgi di sfuggire alla gravità del Sole. È un racconto affascinante, ma che non ha ancora convinto tutti gli studiosi, alcuni dei quali temono che, come già avvenuto in passato, anche questo pianeta possa svanire alla prova dei fatti. “Se davvero c’è un altro pianeta nel Sistema Solare, sono convinto che sia questo”, afferma Greg Laughlin della University of California a Santa Cruz.

Per ora non possiamo far altro che aspettare nuove informazioni e prove dell’esistenza di Planet Nine, domandandoci quali meravigliose scoperte potrebbe celare.

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