Contare per conoscere

Da sempre l’uomo ha sentito il bisogno di contare i propri beni, i prodotti della caccia, i membri della comunità… I primi conteggi venivano effettuati tramite le pitture rupestri, ma la gran parte delle informazioni veniva ricordata mnemonicamente dagli uomini.

Le prime tracce di raccolta ordinata dei dati risalgono invece ai Sumeri durante il IV millennio a.C., che, non avendo un sistema di archiviazione, non potevano reperire facilmente le informazioni. Anche nella Bibbia, vengono nominati tre censimenti: insomma, i censimenti hanno sempre fatto parte della vita dell’uomo. Grazie al metodo scientifico sperimentale di Galileo Galilei che ha introdotto fondamentali principi come la sintesi, la variabilità e la correlazione dei dati, e agli studi di John Graunt, che durante un’epidemia ha calcolato il numero degli abitanti di Londra tramite i bollettini di morte, arrivando a concludere per la prima volta nella storia che erano più numerosi gli uomini delle donne, possiamo fare un salto avanti nel tempo, fino ad arrivare al  modello di analisi statistica moderna. Sara Letardi, della sede territoriale per l’Emilia Romagna dell’Istat, ha mostrato l’evoluzione del conteggio della popolazione nella storia, in un’interessante conferenza alla Prefettura di Parma l’8 novembre 2018 alla presenza delle classi 2^F e 2^G del Liceo Bertolucci.

Alessandro Valentini, responsabile dell’ufficio territoriale per l’Emilia Romagna, la Toscana e l’Umbria, ha invece illustrato le funzioni e le caratteristiche del censimento che si sta attualmente svolgendo a Parma. Come in una fotografia, il censimento immortala le caratteristiche della popolazione in un determinato momento. Il censimento moderno si occupa di fornire dati imparziali e di qualità che siano disponibili gratuitamente per tutti, arrecando alla popolazione un ridotto disturbo, perché svolto attraverso la selezione di un limitato numero di campioni. Tutti i dati sono forniti in forma anonima e attraverso medie complessive per rispettare la privacy individuale.

Attraverso la scansione di un QR Code gli studenti presenti hanno effettuato un sondaggio  inserendo alcuni dati inerenti a tematiche vicinegrafico-a-piramide agli adolescenti di oggi. I risultati di questo sondaggio sono stati confrontati, con l’aiuto dei relatori, con il riscontro nazionale della stessa serie di informazioni e sono state fatte alcune osservazioni sulla plausibilità e la possibile previsione di essi. L’analisi di varie tipologie di grafici ha portato alla visione di un diagramma a piramide attuale e del suo confronto con una previsione dello stesso diagramma nel 2065. Il notevole calo delle nascite in rapporto all’allungamento delle aspettative di vita fa riflettere su quale potrebbe essere il futuro dell’umanità. Già solo il fatto che il nome a questo tipo di grafico sia stato dato per la sua tipica forma triangolare, non presente né nel grafico attuale né nella previsione del 2065, fa notare la direzione in cui stiamo andando e, anche se i dati statistici non possono prevedere il futuro, possono però prevedere le allarmanti prospettive a cui stiamo andando in contro; aiutandoci a capire il modo migliore per aiutare la nostra e le future generazioni.

conferenza-statistica

 

Gaia Barbieri, Sofia Ceresini, Bianca Cigliano, Simone Saccani, Sabrina Sassi, Laura Visioli 2^F

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