Tutti noi la notte tra il 24 e il 25 dicembre aspettiamo trepidanti l’arrivo di Babbo Natale, ma ci siamo mai domandati quali siano state le sue origini?
In principio il vecchio dalla lunga barba bianca, panciuto e sorridente a cui siamo affezionati oggi era san Nicola, vescovo di Mira, cittadina romana del sud dell’Asia Minore, l’attuale Turchia. Per molti secoli san Nicola venne festeggiato il 6 dicembre: era incaricato di proteggere i bambini e di sorvegliarli affinché si comportassero bene e dicessero le preghiere.
A partire dal Cinquecento con la Riforma protestante venne abolito il culto dei santi in gran parte dell’Europa del Nord, per questo in molti casi i compiti del santo furono attribuito a Gesù Bambino e la festa spostata al 25 dicembre. Non essendo tuttavia una figura potenzialmente minacciosa per i bambini poco ubbidienti, gli venne affiancato un aiutante capace di intimorire. Nacquero così nel mondo germanico alcune figure, a metà tra il folletto e il demone, poste a garantire che i bambini si comportassero correttamente, e proprio loro, per quanto possa sembrare strano, hanno contribuito a creare la figura dell’odierno Babbo Natale.
Il personaggio piacque anche ai coloni inglesi che trasformarono il nome in Santa Claus, e durante i primi decenni dell’Ottocento resero il Natale una festa di famiglia recuperando la leggenda di san Nicola. Ma la prima vera apparizione di Santa Claus associato al Natale fu in un libro in versi, “The Children’s Friend”, dove, vestito come i portatori di doni germanici, volava sopra il suo carro trainato da una sola renna.
La svolta successiva si ebbe grazie alla poesia “A visit from st. Nicholas”, scritta nel 1822 da Clement Clark Moore per i suoi figli, nella quale il carro diventò una slitta e le renne diventarono otto (probabilmente si accorse che il carico di regali andava aumentando sempre più). Ma solo grazie alle illustrazioni di Thomas Nast, si arriva alla versione odierna, un anziano ben tornito con un grazioso vestito rosso sgargiante e i bordi di pelliccia bianca, che parte dal Polo Nord sopra la sua slitta trainata da renne. 
Nel 1931 Haddon Sundblom creò un’immagine di Babbo Natale per la Coca Cola, rendendolo definitivamente un simbolo pubblicitario del consumismo natalizio.
E anche quest’anno Coca Cola unisce il suo brand al nome del nostro amato Babbo: clicchi un link, inserisci un numero di cellulare e Babbo Natale ti telefona davvero: parla la tua lingua e ti chiama per nome. Provare per credere.
http://www.coca-colaitalia.it/storie/babbo-natale-ti-telefona-eti-chiama-per-nome
